Clamidia e sterilità

Molti pazienti mi chiedono informazioni sulle infezioni genitali. Tra queste, in particolare la clamidia, che in medicina si chiama clamidia trachomatis. La relazione tra clamidia e sterilità è importante. La clamidia causa frequentemente sterilità di tipo pelvico. Può chiudere le tube o rovinare la mucosa interna degli organi genitali (utero e tube). Ma cos’è la clamidia?

Vuoi sapere come si prende la clamidia? Come si trasmette? Quali sono i sintomi? Esiste una cura? Per la diagnosi di clamidia quale esame è più affidabile? Esiste un rapporto tra clamidia e sterilità nell’uomo?

Tranquilla: cercherò di spiegare la relazione tra clamidia e sterilità in modo semplice, evitando termini troppo complessi. Sei pronta a sapere tutto della clamidia? Rilassati, leggi attentamente questo semplice articolo. Ti darò le dritte per capire come si cura.

clamidia CLAMIDIA. Causa danni all’apparato genitale con sterilità. Nella figura, la linea tratteggiata gialla indica i punti in cui la clamidia causa aderenze e anomalie tubariche.

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Che cos’è la clamidia

  • la clamidia è un germe intracellulare che colpisce molte coppie
  • secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Italia è tra le nazioni europee con più bassa prevalenza dell’infezione (2,7% negli anni ’90)
  • i dati in Italia sono difficili da reperire
  • negli Stati Uniti si calcola che:
    • oltre 1 milione di donne subiscano un episodio di malattia infiammatoria pelvica da clamidia
    • oltre 100.000 donne rimarranno sterili
    • circa 150 donne all’anno moriranno per la malattia infiammatoria pelvica o per le sue conseguenze

Clamidia: sintomi e sterilità

La clamidia inizialmente localizzata a livello della cervice uterina può:

  • essere del tutto asintomatica
  • causare malattia infiammatoria pelvica
    • colpisce donne giovani in età riproduttiva
    • causa infezione
      • alla parte interna dell’utero (endometrio)
      • tube
      • ovaie
      • altre strutture pelviche
  • causare gravidanza extrauterina
  • provocare sterilità tubarica
  • può produrre infertilità cervicale
  • può causare endometriti (infezione della parete interna dell’utero):
    • che possono compromettere il corretto attecchimento embrionale
    • 70-90% di donne con infezione tubarica hanno anche una endometrite
    • i dati sull’importanza dell’endometrite nell’attecchimento embrionale sono controversi
  • causa danno permanente tubarico
    • la clamidia è uno degli agenti principali di danno permanente tubarico
    • la causa del danno è una proteina detta heat shock protein (Ch-hsp60)
    • questa proteina è capace di indurre una risposta infiammatoria locale
    • gli anticorpi anti-Ch-hsp60 possono essere dosati nel siero anche se nella pratica questo non viene fatto

L’infezione è responsabile di un’ampia proporzione di gravidanze extrauterine. Si stima che:

  • dopo un episodio di malattia infiammatoria pelvica il 13% delle donne rimarranno sterili
  • dopo due episodi una su tre rimarrà sterile
  • dopo 3 episodi, i 3/4 delle donne rimarranno sterili

Clamidia e sterilità nell’uomo

Anche nel maschio le infezioni sessualmente trasmesse possono provocare un danno alla fertilità, per esempio riducendo la qualità del liquido seminale. La clamidia nel maschio è responsabile del 50% delle uretriti non causate dal gonococco. La clamidia ha una notevole rilevanza per la fertilità maschile.

Clamidia: come si prende

La clamidia fa parte delle infezioni sessualmente trasmesse e si prende attraverso i rapporti sessuali. I fattori di rischio principali sono:

  • inizio precoce dei rapporti sessuali
  • alto numero di partner
  • pillola contraccettiva
  • mancato uso di dispositivi di barriere (profilattico)
  • mancato screening. E’ stato calcolato che lo screening delle donne di età compresa tra 18 e 24 anni previene 140.000 casi di malattia infiammatoria pelvica ogni anno

Diagnosi di clamidia: quale esame è più affidabile

Poiché la clamidia spesso non dà sintomi, l’unica maniera di accorgersene è effettuare un test sulla cervice uterina e a livello uretrale.
Molti test diagnostici sono disponibili; tra questi, i test molecolari hanno la massima accuratezza.

E’ importante notare che molte volte l’infezione si diagnostica a livello dell’uretra, non del collo dell’utero: infatti, nel 5-30% dei casi, il tampone della cervice uterina risulta negativo, ma il tampone uretrale è positivo.

Quando è opportuno effettuare il test?

Clamidia: cura

In caso di positività, una semplice terapia antibiotica elimina l’ infezione pelvica.

Approfondimenti

Tsevat DG, Wiesenfeld HC, Parks C, Peipert JF. Sexually transmitted diseases and infertility. Am J Obstet Gynecol. 2017;216(1):1-9.