Bassa riserva ovarica

La bassa riserva ovarica indica una riduzione della quantità di follicoli e uova nelle donne in età riproduttiva. Essa un’importante causa di infertilità in molte coppie. L’incidenza varia dal 6% al 64% nelle donne infertili di età diverse.

La bassa riserva ovarica è in genere correlata all’età cronologica della donna. Può verificarsi anche nelle giovani donne a causa di diversi fattori non sempre diagnosticabili.

riserva ovarica
Un biologo alle prese con una impresa complessa: gestire i pochi ovociti in un caso di bassa riserva ovarica

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Le cause principali

Le cause sono molteplici e spesso non diagnosticabili. Tra queste bisogna tener conto di alcuni fattori tra cui:

  • La presenza di una familiarità come per esempio una storia simile nella madre o nella sorella, o una menopausa precoce in un familiare sono fattori importanti da valutare
  • Anche alcune malattie possono associarsi a questo problema. Tra queste le malattie autoimmuni spesso si riscontrano in pazienti giovani con bassa riserva ovarica, in particolare nella tiroide (tiroidite di Hashimoto). In questa malattia, l’organismo produce anticorpi che gradualmente attaccano la propria tiroide e nel tempo la distruggono. La presenza di anticorpi anti-tiroide è considerata un segnale della presenza di altri auto-anticorpi, tra cui quelli diretti contro l’ovaio. Questi ultimi possono portare alla distruzione del pool di follicoli ovarici e alla bassa riserva ovarica.

Riserva ovarica e fecondazione assistita

La diagnosi di bassa riserva ovarica è diventata più frequente con le tecniche di fecondazione assistita come modalità di trattamento per l’infertilità. Si ritiene che circa il 10% delle donne sottoposte a fecondazione in vitro mostrerà una scarsa risposta alla stimolazione ovarica. Tuttavia, l’incidenza potrebbe essere molto più alta nella popolazione infertile poiché molte potrebbero non essere mai sottoposte a una valutazione completa o alla fecondazione in vitro.

E’ un importante fattore limitante per il successo di qualsiasi modalità di trattamento dell’infertilità ivi inclusa la fecondazione assistita. In queste pazienti si osservano:

  • una riduzione del numero degli ovociti rimanenti
  • una bassa risposta alla stimolazione ovarica
  • un alto tasso di cancellazione della stimolazione ovarica
  • l’aumento dei dosaggi dei farmaci stimolanti dell’ovulazione
  • la riduzione del numero di ovociti prelevati
  • la diminuzione della gravidanza clinica e dei nati vivi
  • un alto tasso di aborto spontaneo

I fallimenti ripetuti dopo l’ovulazione, l’annullamento dell’ovulazione, l’indisponibilità di embrioni e il fallimento dell’impianto aumentano significativamente i pesi fisiologici e psicologici nei pazienti con bassa riserva ovarica, in particolare le giovani donne.

Come si valuta la riserva ovarica

La valutazione della riserva ovarica e l’individuazione delle strategie terapeutiche sono molto importanti per ottimizzare il tasso di successo della fecondazione assistita. La maggior parte delle donne con bassa riserva ovarica devono sottoporsi a fecondazione in vitro per ottenere una gravidanza. Tuttavia, il tasso di gravidanza rimane basso nonostante una pletora di interventi ed è associato a un’elevata perdita di gravidanza.

La diagnosi precoce e la gestione attiva sono essenziali per ridurre al minimo la necessità di donazione di ovociti in queste donne.
Donne di età avanzata con pochi ovociti nelle ovaie devono ricorrere spesso alla ovodonazione.

Dott. Angelo Tocci