Come si fa la colposcopia?

La colposcopia è un esame che, grazie ad uno strumento ottico, denominato colposcopio (costituito da una sorgente luminosa e un sistema di lenti) ed alcuni reagenti chimici, consente di osservare la superficie del collo dell’utero e della vagina. Lo strumento consente un ingrandimento da 6 a 40 volte e permette di visualizzare lesioni non visibili a occhio nudo. La colposcopia non è dolorosa, se si eccettua il piccolo fastidio dell’applicazione dello speculum.

La colposcopia fu inventata nel lontano 1924 dal ginecologo tedesco Hans Hinselmann. Questo esame diagnostico evidenzia forme precocissime di carcinoma del collo dell’ utero e di lesioni pre-tumorali tipo SIL e CIN, invisibili ad occhio nudo. Successivamente, l’esame colposcopico ha studiato tutte le tappe delle lesioni precancerose (displasie, oggi definite L-SIL e H-SIL).

L’etimologia di colposcopia deriva da colpo (dal greco κόλπος, seno o vagina) e scopia (dal greco -σκοπία, esame di un organo).

Sei curiosa di sapere nel dettaglio a cosa serve e come si fa la colposcopia? Il Gruppo Donnamed esegue la colposcopia a Roma. Leggi attentamente questo articolo.

colposcopia COLPOSCOPIO. L’apparecchio utilizzato per eseguire l’esame accurato del collo uterino e svelare le lesioni da papilloma virus nella donna e nell’uomo.

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A cosa serve la colposcopia?

La colposcopia ha il ruolo di esaminare il collo dell’ utero e la vagina, per confermare o escludere l’esistenza di lesioni da papilloma virus, la loro esatta localizzazione ed estensione.

Ciò costituisce una premessa indispensabile alla effettuazione di biopsie mirate sotto guida colposcopica. Questi esami porteranno ad una precisa diagnosi istologica, cioè all’analisi del tessuto, per essere sicuri che non contenga gravi forme pre-tumorali tipo CIN2-CIN3 (H-SIL o displasia severa). La colposcopia ha inoltre un importante ruolo nel fornire indicazioni circa la modalità di trattamento chirurgico più adeguata in ogni singolo caso.

Lo scopo principale della colposcopia è visualizzare sul collo uterino o in vagina lesioni pre-tumorali che devono essere sottoposte a biopsia, tipo displasie severe (CIN2-CIN3 o H-SIL) che devono obbligatoriamente essere soggette a trattamento.

Come si fa la colposcopia?

  • occorre non avere il ciclo mestruale e non essere allergica allo iodio. Infatti vengono usate sostanze che possono causare irritazione, in caso di allergia. Bisogna inoltre evitare di mettere creme o fare lavande nei giorni precedenti l’esame
  • con l’ applicazione di uno speculum si studiano il collo dell’utero e la vagina. In questa fase si osservano le caratteristiche della cervice e la eventuale presenza di secrezioni vaginali, che possono orientare ad esempio verso una vaginite micotica o batterica
  • con un batuffolo di cotone, si applica sul collo uterino prima soluzione fisiologica, poi acido acetico al 5%. Dopo circa venti secondi, se sulla cervice sono presenti delle aree anomale, si assiste alla comparsa di chiazze bianche uniformi o con disegno di punteggiatura e/o mosaico in corrispondenza di esse
  • dopo applicazione di soluzione di Lugol (un liquido color rosso mogano a base di iodio), l’epitelio dell’ esocervice assume una colorazione rossa se normale; le aree di lesione eventualmente presenti non fissano tale colorante e quindi rimangono chiare. Questo test di Lugol consente pertanto di meglio definire i contorni e i limiti delle aree anomale, ma all’occhio di un colposcopista esperto, non è sempre necessario
  • i risultati della colposcopia vengono comunicati nell’immediato
  • a volte vengono raccolte immagini della colposcopia mediante una macchina fotografica applicata al colposcopio